08/02/15
Studio italiano conferma potere antiage della proteina Creb1. Si produce se si assumono meno calorie. Più salute per la gente e anche per il pianeta.
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"Chi ha paura di sognare
e' destinato a morire"
Bob Marley
 


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Reiki, di giorno in giorno...
Esperienze giornaliere
Fabrizio Nencioni





















Quando ci si avvicina all’energia Reiki, cioè, quando si viene armonizzati al I livello, c’è bisogno, per un po’ di tempo, di farsi gli autotrattamenti tutti i giorni.
Questo per dar modo alla potente e dolce energia Reiki di entrare nella nostra essenza e poterci così riarmonizzare e riallineare con i nostri veri bisogni e poterci guarire anche fisicamente aiutandoci anche a innalzare le nostre difese immuniarie.
Se dopo l’armonizzazione al I livello Reiki non seguono gli autotrattamenti giornalieri, non si è in grado di conoscere cosa questa energia può fare per noi a livello di riequilibrio psico-fisico.

Succede poi che se il I livello ci ha dato molto, siamo spinti a voler ottenere anche il II livello, la naturale evoluzione di questa disciplina di guarigione energetica.
Con il secondo livello le cose cambiano di parecchio, si viene in contatto con i simboli o con i kotodama, dipende se siamo stati armon Reiki Tradizionale o all’Usui Teate.

Siamo in grado di trasmettere energia a distanza, possiamo lavorare profondamente sui nostri blocchi, possiamo richiamare energia che può servirci nei casi più disparati.

Vi voglio ora raccontare quando e come uso Reiki durante una delle mie giornate.

Lo uso prima di mangiare energizzando sia con le mani che col 1° simbolo il cibo che mangio; lo faccio sia come accompagnamento al ringraziamento al cibo e sia come semplice mandare energia al cibo che mangerò vista la spesso carenza di energia negli alimenti che consumiamo.

Girando in auto per la cittadina dove risiedo e non trovando un parcheggio, mi aiuto, sempre col 1° simbolo, per trovarlo. La maggior parte delle volte accade che un’auto mi lascia il posto: è anche accaduto che non ha funzionato ed ho girovagato per mezz’ora: non sto usando una bacchetta magica, sto usando  uno strumento che tende ad allinearmi con le mie intenzioni.

Dopo pranzo, durante la mezz’ora in cui mi faccio la “pennichella”, mi metto le mani sul fegato e sullo stomaco, due organi un po’ deboli. Questo è diventato come un rito e ora non mi costa proprio nessuna fatica e le mani si posizionano in automatico. Continuo questa pratica perché ne ho ricevuto un enorme beneficio a farla quotidianamente e facendola mi rilasso perché anche questo fa l’energia Reiki.

La sera mi capita di inviare Reiki a distanza a un amico/a o a un amico di un amico/a perché deve essere sottoposto ad un’operazione chirurgica o magari perché il giorno dopo ha una prova difficile da sostenere.
In quel caso mando Reiki alla “situazione”: questo vuol dire che la situazione, qualsiasi situazione, viene energizzata per il massimo beneficio di chi la vive.
Nel caso di un’operazione chirurgica, poi continuo anche i giorni dopo a trattare a distanza, questa volta il diretto/a interessato/a.
Mi capita anche di offrire o che mi venga richiesto Reiki a distanza per malattie o malori molto meno gravi di un’operazione: a quel punto opero per 4 o 5 giorni mettendomi d’accordo con chi riceve sull’ora in cui tratterò, questo perché così facendo il trattamento tende ad essere più efficace.

A volte mi capita di offrire trattamenti a qualche genitore di miei amici, a qualche persona del condominio in cui vivo, o a qualche conoscente che incontro per strada; questo succede quando vedo o vengo a conoscenza di una difficoltà per la quale ritengo di poter fare qualcosa. Non sempre viene accettata la mia proposta, anzi, ma questo niente cambia nel mio modo di propormi.

Se purtroppo mi accade di essere presente ad un incidente stradale o a qualcuno colto da un malore, mi avvicino e pongo le mani sulla eventuale ferita della persona o dove il mio istinto mi guida.

Uso Reiki quando non sto bene tipo influenza o mal di gola; a quel punto mi faccio autotratamenti completi per qualche giorno, soffermando l’attenzione sulla parte infiammata o sul chakra corrispondente.

Uso l’energia Reiki anche in caso di bruciature o contusioni, è veramente efficace porre le mani immediatamente subito dopo il fatto sulla parte ferita: in caso di bruciature può cesare quasi subito il dolore e in quello di contusioni, tende ad arrestarsi il fenomeno del gonfiore della parte ed a ridursi l'ematoma

Tratto spesso con Reiki a distanza le piante che ho in casa, a volte con regolarità e quando vedo che non stanno molto bene.

Durante le mie passeggiate, quando me lo ricordo, invio Reiki alla Terra. L'orario concordato col resto del mondo è dalle 16 alle 18 di tutte le domeniche. In altri paesi dove il fuso orario è diverso dal nostro, l'ora è diversa in modo da far coincidere tutte le persone che in quel momento sono sintonizzate nel mondo per dare energia a Gaia, il pianeta che ci ospita.

Forse l’occasione il cui uso l’energia Reiki più spesso è per “sciogliere” miei blocchi interiori o energizzare situazioni.
Ho dedicato un articolo all'uso di questa pratica: “Guarigione profonda con l'energia Reiki".


Buon proseguimento giornaliero col vostro Reiki.















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